GIANNI DE TORA

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1975 Galleria Arte Studio Ganzerli, Napoli 15-30 maggio

 
 
ARTICOLO DI GINO GRASSI SUL QUOTIDIANO “ROMA” DI NAPOLI DEL 25.5.1975
Il mondo sferico di Gianni De Tora

In corso allo studio Ganzerli la personale di un interessantissimo artista che indaga sulle forme geometriche-Ricerca del naturale

Lo studio Ganzerli conclude una stagione interessantissima con una personale di Gianni De Tora, un artista che ha sviluppato in questi anni recenti, un proprio originale modulo e si presenta con le carte in regola agli appuntamenti più importanti. Poco più che trentenne, De Tora compie un'operazione sulle forme geometriche, con particolare interesse per la sfera. L'impegnato artista ha compiuto tutta intera la propria evoluzione. Partito, infatti, da posizioni tardo-realistiche De Tora, dopo un breve intervallo espressionistico, ha iniziato un discorso sulla forma e sull'idea della forma. Il punto focale dell'indagine di De Tora è, come ho detto, la sfera. Che é il punto di arrivo di elementi spesso contrapposti. Per la sua circolarità, infatti, la sfera è legata al Naturale, ma, per la segmentazione in traangoli o in altri poligoni, la sfera è legata ai Razionale. Insomma essa è il punto di incontro fra elementi a priori ed elementi a posteriori, fra li- rismo e ragione, fra regola e fantasia. De Tora con i suoi affascinanti teoremi ci dimostra di aver saputo cavare la poesia dalla forma obbligata e di aver cominciato ad approfondire la filosofia della forma. Come a dire che una ricerca ptrasformarsi talvolta in un'indagine concettuale.

 
ARTICOLO DI CIRO RUJU SUL CORRIERE DI NAPOLI DEL 5.6.1975

GIANNI DE TORA in questa sua personale allo "Studio Ganzerli" ci mostra gli sviluppi, più propriamente dovremmo dire cambiamento, della sua pittura. Infatti De Tora, come un po' tutti i giovani artisti napoletani, dopo un'esperienza figurativa accademica era pervenuto ad una strutturazione della realtà esterna in chiave di una figurazione oggettiva dove gli elementi fondamentali erano determinati da una volontà narrativa, posta ad evidenziare in chiave ideologica problemi ed aspetti della nostra esistenzialità non priva di una necessità simbolica provocatoria e dicontestazione.
Questo processo struttivo narrativo era incapsulato, per la maggior parte delle opere, in una sorta di struttura geometrica che sempre più andava accorciando, negli ultimi tempi, lo spazio vitale del rappresentato figurativo, per cui crediamo che sia stato proprio il riflettere sulla struttura geometrica dei suoi precedenti quadri a determinare l'azzeramento della narrazione figurale per l'evidenziazione della sola struttura geometrica quale campo totale della sua attuale ricerca. E l'interesse maggiore di questa fase pittorica, che potremmo definire in senso lato di astrazione geometrica, è determinata dal fatto che le strutture geometriche sia pur in un gioco compositivo essenzialmente formale, sono poste in una sorta di narrazione, ovviamente non rimandando ad altro che a se stesse, dove il racconto è determinato dal proporre, in una sorta di continuità di immagini, una sagoma nei suoi possibili e svariati movimenti di collocazione spaziale

 
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